POLISTENA (RC), LA MENSA AI BIMBI BISOGNOSI LA PAGA IL COMUNE
Con gli utili della farmacia comunale. Da blog redazione.
C’é chi resiste alle politiche neoliberiste imposte dall’UE e dai mercati. É un comune italiano. Si chiama Polistena. Il Sindaco é Michele Tripodi, uno dei pochi giovani comunisti di ultima generazione, cresciuto a pane e politica e formatosi nelle sezioni dopo il fatidico 1989, anno della caduta del muro.
Eppure chi lo avrebbe mai detto che un piccolo comune calabrese, del profondo Sud, potesse raggiungere risultati incredibili, reggendo l’onda d’urto del capitalismo globale e delle privatizzazioni obbligate a cui molti enti statali devono arrendersi.
Tempo fa il braccio di ferro con le multinazionali dell’energia elettrica sul canone da pagare per i sottoservizi stradali, risolto con la vittoria del Comune di Polistena dopo una lunga battaglia politica e giudiziaria, che ha fatto incassare al comune una prima tranche di 300.000 euro.
Oggi scopriamo che Tripodi a Polistena non fa pagare la mensa ai bimbi bisognosi, tutti indistintamente, senza alcuna differenziazione di sesso, colore, nazionalità, purché il loro nuclei familiari di provenienza abbiano un ISEE inferiore a 5.000. Ma la vera scoperta é che per finanziare in bilancio questa misura l’Amministrazione Comunale ha utilizzato gli utili della farmacia comunale. Un fondo annuale di circa 7.000 euro ai quali si aggiungono i 6.000 incassati dal comune a titolo di affitto dei locali comunali dove é ubicata l’attività.
Già. Una farmacia in attivo, controllata al 51% da un ente pubblico in Calabria é merce rara. Doveva essere privatizzata perché in perdita. Al momento dell’insediamento di Tripodi la gestione della farmacia era compromessa. Dopo qualche anno di sacrificio per i dipendenti ed alcune scelte strategiche e di rottura col passato, la stessa farmacia é stata trasferita in un immobile comunale più centrale, rilanciata economicamente nel giro di pochi anni fino a dare lavoro a 6 unità e giungere a fatturati con numeri importanti che hanno consentito oggi una distribuzione degli utili ai soci.
Non solo. Polistena é uno dei pochi comuni che si é opposto ai disegni di privatizzazione del ciclo dei rifiuti e del ciclo idrico, servizi questi che ancora l’ente gestisce con proprio personale dipendente mantenendo il controllo, garantendo bassa la tassazione per i cittadini e tutelando l’ambiente.
Tra qualche giorno sarà aperto l’asilo nido pubblico dove chi entra paga in base alle fasce di reddito ed anche in questo caso chi non ha nulla non pagherà nulla.
Non sarà difficile procedere, in questo quadro di azioni positive e stabilità finanziaria, a mettere la parola fine al precariato dei lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità del Comune che Tripodi ha già annunciato di voler assumere tutti a tempo indeterminato entro la fine del suo mandato. A raccontarlo però ora é facile.
Allora che dire? Di fronte ad un’Amministrazione così efficiente, con una sensibilità sociale non comune, non c’é leghista che tenga.
Dove é rimasto tale, il rosso vince. E Tripodi non si arrende a dimostrarlo.
Ha fondato ultimamente un’associazione che si chiama Generazione.com per lanciare la piattaforma Berlinguer, un progetto digitale per tutti i comunisti e la sinistra, che potrebbe chiamare a raccolta quanti si riconoscono nelle bandiere e negli ideali di sempre. Per la serie. La lotta continua e va avanti, guai voltarsi indietro!
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