DIO NON HA SALVATO LA REGINA
Di Michele Tripodi. Di fronte alla morte è giusto esprimere sentimenti di umanità e solidarietà. Perfino quando muore un animale la pietà è la giusta ricompensa agli animi affranti dal dolore del lutto. La Regina Elisabetta II d’Inghilterra personifica la lunga tradizione e la storia del popolo inglese pur essendo un’icona mascotte, una specie di reliquia in vita conservata dal popolo inglese con punte di orgoglio e gelosia.
Certo, la rivoluzione francese a differenza di quella inglese precedente di un secolo almeno, spazzò via “l’ancien regime” e con esso la monarchia, il diritto divino dei re, i privilegi di casta rappresentati da una #nobiltà parassitaria ed in declino che aveva cercato di indebolire l’ascesa di un nuovo ceto sociale: la borghesia.
Effettivamente il potere monarchico che nasce dall’investitura di Dio è davvero una mito superato dal tempo e dallo spazio, seppure nella storia tante sono state le morti, le guerre, i crimini compiuti in nome e per conto di tale investitura ultraterrena, mistica di cui mai vi fu prova e mai vi sarà. Fra tutte le imprese ascritte alla corona inglese il colonialismo, benedetto dall’uomo bianco maschio, dominus, in nome di una superiorità molto somigliante alla teoria della razza ariana sviluppata qualche tempo più tardi.
Per la prima volta una senatrice donna australiana, al momento del giuramento con tanto di pugno alzato, la senatrice Lidia Thorpe, ha storpiato la formuletta magica definendo Elisabetta una “colonizzatrice”. Ed effettivamente se ancora l’Australia deve giurare fedeltà al Regno Unito, i dubbi della storia cominciano a diventare certezze del presente.
Il Dio inglese che vegliava sull’Inghilterra stavolta non ha compiuto il #miracolo, e così alla veneranda età di 96 anni la Regina Elisabetta II si è spenta munita di ogni conforto, ovviamente.
Non avrà il problema del loculo cimiteriale come i comuni mortali e sarà celebrata da tutti gli stati del mondo in pompa magna, forse anche dalla Russia dei nuovi zar che con i suoi avi Windsor avranno avuto qualche rapporto di buon ufficio.
Certo, Regina Elisabetta oggi contava meno di Liz Truss, la nuova #premier inglese molto più conservatrice e spregiudicata della signora Regina, la quale da persona anziana e forgiata dal tempo ha vissuto tutte le dinamiche del secolo compresi i disastri di Hiroshima e Nagasaki. Forse Elisabetta le avrà suggerito di essere più prudente prima di parlare in pubblico di bombe atomiche da sganciare come eventualità.
Auguri al nuovo Re Carlo III anche se è già abbastanza attempato e segnato dal gossip.
Abbiamo però un sospetto. Ma non è che l’ultima apparizione in tv della signora Elisabetta, immortalata già con un piede nell’ aldilà nella stretta di mano con la Liz Truss sia stato il colpo di grazia alla Regina?
Se è così si salvi chi può. RIP
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