SOUTENIR LES GILETS JAUNES: C’EST UN NOTRE DEVOIR
Sostenere i gilet gialli: è un nostro dovere.
L’illusione europea non esiste più.
Da tempo sono le tecnocrazie, le banche, i fondi monetari mondiali e di stabilità, i poteri forti della Troika, a dirigere le politiche dei governi europei espressione del capitalismo finanziario e dello spread.
Di conseguenza ciò che sta accadendo in Francia non deve stupirci.
Il movimento dei “gilet gialli”, nato dal basso senza leader, esclusivamente sotto la spinta popolare di lavoratori e cittadini giustamente infuriati di sopportare la dilagante diseguaglianza sociale, è l’inevitabile epilogo delle politiche neoliberiste che l’Unione Europea ha collezionato e imposto agli Stati membri negli ultimi venticinque anni.
Le concessioni di Macron sull'aumento dei salari dei lavoratori e sulla diminuzione dei prelievi fiscali per pensionati e ceti popolari, appaiono insufficienti e tardive rispetto ad una ben più articolata e complessa crisi di sistema che è solo all'inizio del suo ciclo.
La democrazia vacilla non perché il popolo si ribella, ma perché le sue èlites politiche hanno abbandonato da tempo le regole costituzionali di riferimento sostituendovi quelle del mercato. Il tutto condito dalla marcata distanza tra classi dirigenti e bisogni dei cittadini, un po’ come accaduto nella crisi dei governi liberali del primo novecento incapaci di interpretare le necessità del paese reale.
Ecco perché appare necessario sostenere le rivendicazioni dei “gilet gialli” senza indugio alcuno, poiché contro questo capitalismo che ingrossa le tasche di pochi a danno di una moltitudine indeterminata e crescente di persone sempre più povere, non vi sono attenuanti, né altre alternative se non quella di ricostruire un tessuto sociale autenticamente democratico fondato sulla partecipazione diretta del popolo alla nuova fase in atto.
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