LA CINA SORPASSA GLI USA: ALLARME GIALLO-ROSSO.

Alle 3.26 del 3 gennaio ora italiana il veicolo spaziale Chang'e-4, con un rover e un lander, è atterrato sull’altra faccia della Luna, dove mai prima nessuno aveva osato avventurarsi.
La Cina è ormai lanciata dopo Usa e Russia nella conquista dello Spazio. Già qualche anno fa aveva mandato il primo uomo in orbita affiancandosi alle due potenze mondiali. Un'irruzione che innervosisce gli Usa abituati a muovere le fila su tutto, anche fuori dai confini del Pianeta.
 
La tensione tra Trump e cinesi non è stata mai casuale. Iniziata con l’annuncio del presidente americano dell’applicazione di dazi sui prodotti d’importazione cinese, la guerra a distanza è continuata e peggiorata con l’arresto della numero due di Huawei, la cinese Meng Wanzhou, avvenuta nel dicembre scorso in Canada con l’accusa di cospirazione e frode internazionale.
Il 2019 inizia con il crollo del titolo Apple in borsa, dopo l’annuncio della stagnazione delle vendite fatto da Tim Cook. 430 miliardi bruciati, la mela morsa sta cominciando a marcire indebolendo notevolmente la voce grossa del capitalismo americano. 
Ed ecco spiegato a distanza il nervosismo Usa dei mesi precedenti che forse é una risposta al sorpasso cinese in corso e difficilmente arrestabile. Non solo sui prodotti tecnologici. Huawei ha più mercato dell'IPhone perché costa meno. Ma un’infinità di marchi cinesi più o meno di qualità sta invadendo il mondo occidentale a costi bassissimi.
Ora la missione spaziale su suolo lunare, dove a poggiare per primo il piede fu l’americano Louis Armstrong quasi cinquant'anni fa, preoccupa la NASA, più impegnata a curare gli eventi commemorativi previsti quest’anno piuttosto che a sostenere nuove missioni spaziali per tenere il passo dei cinesi.
L’anno scorso, la pacificazione forzata tra Usa e Corea del Nord va pure interpretata quale necessità di riprendersi un ruolo di influenza nella regione asiatica altrimenti monopolizzata dalla Cina.
Gli occhi a mandorla sono diventati il pallino di Trump e togliere terreno ai cinesi per ostacolare la loro avanzata, richiede tempo e strategia. Ma i rimedi americani, avrebbe cantato Fabrizio De André, per ora si limitano all'invettiva, non già, come sarebbe giusto, ad una competizione sugli investimenti.
La diplomazia “preventiva” di Trump dunque non sta funzionando sui mercati, che dopo il caso Apple faticano a riprendersi, lasciando tante incertezze sul futuro delle borse d’oltreoceano.
Per gli americani la Cina è un pericolo, peggiore della febbre gialla, anzi giallo-rossa. Sarebbe meglio per loro farsene una ragione.
Posted: 05 Gen 19 By: Category: Blog Letto 1644 volte

Redazione

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