DALLA CASTRAZIONE CHIMICA ALLE COSCE SPALANCATE. LA VIRATA DELLA LEGA.
L’uscita del consigliere leghista di Amelia, comune dell’Umbria, tale Massimiliano Galli, contro la cantante Emma Marrone gli è “costata” l’espulsione. Parola del grande capo.
Già nel 2017 lo stesso personaggio fu costretto ad abbandonare la carica di Assessore dimettendosi dalla Giunta per avere dichiarato che in Siria dovevano essere uccisi tutti, sciiti e sunniti. A parte il livello elementare di conoscenza della religione e della storia araba, il consigliere leghista oggi espulso non é il solo recidivo del partito di Salvini.
E non c’è da meravigliarsi. Se il capo di un partito si lascia andare a dichiarazioni border-line, per non dire a veri e propri insulti e provocazioni contro il resto del mondo, come si può pretendere che militanti di provincia con un livello di responsabilità politica minore non facciano di peggio?
Potremmo parlare del caso di Kevin Masocco, altro consigliere leghista di un comune del Trentino Alto Adige, costretto a dimettersi perché in una conversazione audio avrebbe detto "In disco c'è una dj da violentare". Eppure non più tardi di due anni fa la Lega dai banchi dell’opposizione in Parlamento, proponeva la castrazione chimica come rimedio per pedofili e violentatori seriali.
Evoluzione della specie. La nuova virata della Lega è forse verso la Fi… di Forza Italia?
Battute a parte, oggi “Le cosce aperte” di Emma Marrone immaginate maliziosamente dal consigliere leghista Galli sono molto meno rispetto al clima generale di violenza verbale e di odio della diversità, sia essa rappresentata dal colore della pelle, dal genere sessuale, dal credo religioso o dalle opinioni politiche di altri cittadini che al pari di chi ci governa sono parte di questo Paese.
Non dimentichiamo fatti ben più gravi accaduti di recente e già sollevati dalla memoria collettiva della propaganda come la sparatoria di Macerata dove rimasero feriti 6 migranti, compiuta da tale Luca Traini, candidato dalla Lega alle elezioni comunali di Corridoni.
Tutti questi episodi non sono casi isolati, vi è almeno una notizia a settimana di dichiarazioni offensive ad effetto moltiplicatore fatte da un esponente/militante leghista, il quale anche sui social rende continuamente il suo servigio all’ideologia dominante dell’attuale potere costituito.
E non stiamo qui ad elencare le continue invettive di Mario Borghezio & company contro i meridionali, da terroni a puzzolentoni.
Certo è che stiamo vivendo una fase macabra per la democrazia in cui la Costituzione e l’impianto dei suoi principi fondamentali è continuamente calpestato da chi, assumendo ruoli e funzioni di governo, vi ha pure giurato sopra.
Sono ritornati i tempi in cui il tricolore brucia nelle piazze, stavolta non materialmente come i leghisti facevano fino a pochi anni fa, è un vilipendio diverso, subdolo, costante e più grave, che si compie contro il sistema dei valori fondamentali della nostra Costituzione …Italiana.
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