ITALIA IN RECESSIONE. SCATTA L’INCUBO DEGLI AUMENTI

È vero. I dati ISTAT sulla recessione si riferiscono ad un arco temporale su cui di certo avranno pure influito le scelte dei governi del Partito Democratico.
Sul fatto che Matteo Renzi abbia amministrato l’Italia in malo modo, siamo tutti d’accordo. Il punto è ora come l’attuale governo M5S-lega possa uscire da una crisi economica certificata dall’Istat con un calo del Prodotto Interno Lordo dello 0,2% nel terzo trimestre 2018.

Il quarto e ultimo trimestre non sarà migliore, né i primi due del 2019 nei quali gli effetti del reddito di cittadinanza e del sicuro incremento della domanda interna, non saranno ancora visibili. La ricetta del governo non è sufficiente a contrastare l’altro dato di un’Italia finita in recessione prima del tempo. La manovra di stabilità votata a dicembre destina poca quota di deficit agli investimenti. Non basta infatti un incremento dei consumi che, qualora dovessero scattare le cosiddette clausole di salvaguardia, potrebbe far perdere potere di acquisto a stipendi, salari, pensioni ed allo stesso reddito di cittadinanza già a partire dalla sua entrata in vigore.
Bisognerebbe “sterilizzare” all’infinito, attraverso nuove entrate, queste clausole e in un momento di recessione come questo dove lo spread solo in un giorno è schizzato tanto in alto, non è certamente semplice.
In manovra le clausole di salvaguardia valgono una somma pari a 23 miliardi nel 2020 e pari a 28,7 miliardi nel 2021. In caso di mancato gettito scatterà appunto l’aumento dell’iva già a partire dal 2019 con un’aliquota stimata del 24,2% che diventerà progressivamente oltre il 25% nel 2021. Questo farebbe schizzare i prezzi in un modo molto complicato da gestire. Non è tutto. È previsto un incremento automatico per i prossimi tre anni delle accise sulla benzina, quelle che in campagna elettorale Salvini aveva promesso di cancellare.
Insomma si apre una fase difficile per la nostra economia e soprattutto per il governo che paga le sue indecisioni nel braccio di ferro perso con Bruxelles, su una manovra che presto dovrà essere ritoccata stavolta molto più a ribasso per il popolo

Posted: 02 Feb 19 By: Category: Blog Letto 2158 volte

Redazione

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