I conservatori inglesi sono in difficoltà come pure la Commissione Europea che pensa di poter addomesticare i riottosi partner d’Oltremanica, con ricatti e sanzioni più o meno espliciti in caso di mancata ratifica dell’accordo.

Il fantasma della Commissione Europea, a differenza di quanto pensa Renzi, somiglia al celebre Canterville Ghost di Oscar Wilde, il fantasma che alla vecchiaia non riusciva più a spaventare nessuno. Del resto le ultime dichiarazioni di un sobrio Jean-Claude Juncker sono preoccupanti proprio perché clamorosamente revisionano le politiche di austerità come troppo avventate e rigide con i cosiddetti paesi PIIGS dell’Europa. I PIIGS sono quei paesi trattati ultimamente come palle al piede dell’Europa. Portogallo, Italia, Irlanda, Grecia e Spagna, le democrazie - ad affermarlo è indirettamente lo stesso Juncker - declassate dalla storia ma a venti anni dall’Euro riabilitate per incantesimo. 

Insomma oggi i gerarchi dell’UE si scoprono liberal-paternalisti pentiti. In pieno stallo Brexit, con i Gilet Gialli che brulicano nel cuore della Francia, i venti neofascisti che spirano dal nord-est, non sappiamo se credere alla sobrietà di Juncker, proprio perché il detto latino è in vino veritas o alla spocchia del buon pastore Renzi che si affida al “tempo galantuomo” per recuperare credito personale infischiandosene però di un Pd ormai polverizzato.

Non ci piacciono né l’uno né l’altro, il tempo non passa, il tempo resta, quelli già trapassati sono invece i suoi mancati ed invecchiati protagonisti.