LA LETTERA DI DESIRÈE, STUDENTESSA DEL SUD.

Sant’Antonio da Padova bussa alla porta del ministro Bussetti.
Tra strani corsi di esorcismo e dichiarazioni shock non è un buon periodo per il ministro dell’Istruzione.

La recente istituzione di un corso per addomesticare chiunque possa correre il rischio di essere posseduto dal diavolo effettivamente è uno dei temi per distogliere l’attenzione dai problemi reali dei cittadini, che specie nel Mezzogiorno affrontano i drammi della mancanza di lavoro, dell’emigrazione forzata, dei servizi sociali scadenti. E mentre si ripropone il tema della secessione del Nord a scapito del Mezzogiorno, pubblichiamo integralmente una bella lettera di una studentessa del Sud Desirèe Dangeli, a bacchettare le esternazioni improvvide di un ministro che dovrebbe rappresentare l’intera Nazione e non solo la sua parte potente.

Caro Ministro Bussetti, sono una studentessa del sud, vivo nel cuore della Calabria, in quel sud che più di una volta lei e i suoi colleghi avete discriminato.
Il mio sud, che è considerato territorio di serie "b", ha tanta dignità e storia da raccontare.

Lei, che ha dichiarato "Il sud non si impegna, bisogna lavorare, ci vuole sacrificio e impegno!", cosa ne sa dei nostri sacrifici? Dei sacrifici fatti dai nostri padri, dai nostri bisnonni braccianti, delle lotte delle nostre raccoglitrici per avere un pezzo di pane? Se oggi un figlio di contadino è divenuto avvocato, insegnante o dottore, è solo grazie alle lotte fatte in passato, perché ciò di sicuro non è grazie all'impegno dello Stato.

Lei non sa cosa significa avere strutture fatiscenti, fare lezione in classi che non sono degne di essere chiamate tali, in quanto topaie. Non sa cosa significa viaggiare in condizioni di sovraffollamento e avere paura di non arrivare sani e salvi dopo aver preso un autobus, cosa significa tornare a casa la sera con le mani invecchiate dal freddo, con la schiena rotta e le gambe indolenzite.

Non sa cosa significa essere sfruttati, avere un salario minimo, aver paura di perdere all'improvviso il posto di lavoro. Non sa riconoscere la paura di un padre per il futuro dei propri figli, la paura di una madre che è disposta a "sacrificare" qualsiasi cosa per vedere la propria figlia o il proprio figlio frequentare la scuola. Già, nel 2019 ancora c'è il rischio che qualcuno rimanga senza un sapere! E sa perché? Non perché non c'è impegno o voglia di fare, ma perché per quelli come lei, che pensano che il sud non abbia bisogno di fondi, la scuola è diventata un optional, la scuola è diventata cosa di pochi e non di tutti, una scuola che state privatizzando, che state rendendo sempre più incapace di dare spazi anche a chi non ha possibilità economiche.

Cosa ne sa lei del sud colonizzato, martoriato, del sud a cui gli sono state tolte le proprio ricchezze! Perché le cose non vanno dimenticate, parte della storia viene buttata spesso nel dimenticatoio: si dica che il Settentrione si è arricchito sulle spalle del Meridione, sin dall'Unità d'Italia.

Un giorno, il nostro riscatto ce lo avremo, ce lo avremo perché noi "terroni" come voi ci definite, spero che un giorno perderemo la pazienza, perché se il popolo dovesse davvero svegliarsi, lì comincerete a tremare e ad aver paura e magari vi burlerete meno di noi, cosa davvero orribile da parte di un ministro. A tal proposito la inviterei a riacquistare l'onestà politica ed intellettuale, altrimenti non è degno di occupare il posto che lei ha ora.
Lo dico a lei e ai suoi cari amici politici: state facendo di questa bellissima scienza, chiamata politica, lo strumento di sconfitta sui deboli, innalzando i potenti e ciò non vi rende umani politicamente.

Posted: 17 Feb 19 By: Category: Blog Letto 2425 volte

Redazione

SEGUI I NOSTRI ARTICOLI!

Devi effettuare il login per inviare commenti
Altro in questa categoria:

Questo sito web utilizza i cookies per migliorare l'esperienza dell'utente. Continuando la navigazione l'utente acconsente a tutti i cookie in conformità con la Normativa sui Cookie.