VENEZUELA: GLI USA PREPARANO LA NUOVA GUERRA DEL PETROLIO
L'autoinvestitura di Guidò è dunque una provocazione appoggiata e coordinata dagli Stati Uniti che per bocca del Presidente Trump si sono affrettati per primi a riconoscere l’aspirante inquilino abusivo di palazzo Miraflores.
Gli Usa ci avevano già provato nel 2002 a rovesciare il primo protagonista della rivoluzione bolivariana, Hugo Chavez destituito da un governo golpista con a capo Carmona Estanga sostenuto da parte delle forze armate. Estanga, subito legittimato dagli Usa, rappresentava l’industria privata del petrolio, nazionalizzata dal governo Chavez, e dunque sottratta al controllo delle multinazionali statunitensi.
Il Venezuela è infatti, per produzione di petrolio, il quinto Paese al mondo e gli Usa che dai tempi della dottrina Monroe hanno sempre esercitato la loro sfera d’influenza in America Latina, non accettano di dover contrattare l’approvvigionamento del petrolio alle condizioni del governo venezuelano.
Il primo tentativo di golpe fu scongiurato dalla ribellione del popolo venezuelano che in pochi giorni capovolse la situazione e rimise al suo posto a palazzo Miraflores il presidente legittimo Hugo Chavez.
Oggi la storia si ripete con il delfino di Chavez, Nicolas Maduro, appoggiato dal popolo e soprattutto dall'esercito che si è schierato a difesa del proprio presidente.
Maduro, il quale pochi mesi fa è rimasto illeso dopo un attentato durante una parata militare, ha invitato i diplomatici Usa a lasciare il Paese e chiamato a raccolta il popolo che da diverse ore fa da scudo umano nella piazza di Palazzo Miraflores a protezione del suo legittimo Presidente.
Il golpe venezuelano è il nuovo volto dell’imperialismo americano, che per mano di Donald Trump cerca di interferire pesantemente negli affari interni di Paesi sovrani ma ostili al neoliberismo ed ai mercati finanziari. Piuttosto, sarebbe meglio per lui ed il popolo americano trovare un rimedio definitivo allo “shutdown” che sta paralizzando le attività della pubblica amministrazione americana. O si attende anche lì che qualche oppositore di Trump si autoproclami presidente al suo posto?
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inviato da AngeloMessina60
Lunedì, 28 Gennaio 2019 13:59Messaggio