Elezioni regionali: Piattaforma Berlinguer propone per la Calabria una casa comune, identitaria e unitaria delle forze popolari e progressiste

L’11 giugno ricorre il trentasettesimo anniversario della scomparsa di Enrico Berlinguer, lo storico segretario del PCI, capace di costruire nell’Italia democratica e fondata dalla Resistenza e sulla Costituzione il più grande partito comunista d’occidente fra gli anni 70 e 80. Nel solco dei suoi insegnamenti e della sua visione politica che fece della questione morale un tema nazionale, due anni fa abbiamo fatto nascere in Calabria la piattaforma Berlinguer che con l’associazione Generazione.com (nuova generazione di comunisti) offre continuità a quel pensiero e a quella storia riattualizzandone il significato e le lotte con uno sguardo alle difficoltà sociali del presente ed alla modernità purtroppo alterata dalla tragedia del Covid.

La Piattaforma Berlinguer, attraverso il laboratorio digitale avviato nel 2019, parla non solo ai comunisti ma ai progressisti, al civismo di sinistra, alle migliori esperienze istituzionali sui territori, come pure ai movimenti meridionalisti e a tutte le associazioni che sino ad oggi hanno sostenuto le battaglie per i diritti sociali, civili, territoriali.

Il lavoro, i redditi, lo sviluppo del Mezzogiorno, il diritto alla sanità pubblica e all’istruzione, la tutela dei più deboli, la Costituzione, la tecnologia come nuovo metodo di organizzazione della politica, il rinnovamento e il ringiovanimento delle classi dirigenti sono i principali contenuti della proposta della piattaforma. Il fallimento delle ultime gestioni regionali infatti ha fatto emergere tutte le note negative e i ritardi della Calabria aggravati dal buio delle zone grigie della ndrangheta e della corruzione in politica.

Non sfugge in questi ultimi giorni il mutamento brusco di prospettiva, tra rinunce e retromarce degli iniziali protagonisti della competizione elettorale regionale, rispetto al posizionamento di qualche mese fa.

La piattaforma Berlinguer proprio contestualmente alla celebrazione dell’anniversario della morte di Enrico, può riprendere il cammino interrotto dai lunghi e difficili mesi della pandemia, e riproporsi, proprio per la scarsità di riferimenti identitari che si muovono nell’attuale contesto politico, quale sintesi e punto di riferimento per il cambiamento, in discontinuità con quella malapolitica che ha distrutto la Calabria e la speranza dei giovani.

La crisi irrimediabile dei partiti istituzionali d’area apre ampi spazi che ci mettono in contatto direttamente con la base elettorale scontenta la quale oggi non si riconosce più in forze politiche che hanno perso la propria spinta ideale e programmatica, soffrendo una specie di sottomissione autoimposta all’interno di coalizioni trasversali come quella oggi al governo del Paese.

Riteniamo sia il momento migliore per poter costruire in Calabria una casa nuova, comune, unitaria, aperta, identitaria, popolare e progressista, alternativa innanzitutto alle destre e al sistema di potere “senza rappresentanza” che si identifica nell’attuale, pessima e provvisoria gestione politica del governo regionale.

Le priorità programmatiche che intendiamo sviluppare partono dalle opportunità, dalle idee, dalle risorse del Recovery Plan in tema di lavoro e sviluppo, sanità pubblica, infrastrutture e investimenti, cultura e istruzione, innovazione tecnologica e digitalizzazione, questione morale e lotta alle mafie, equità sociale e territoriale, ambiente ed ecologia, turismo e mobilità sostenibile.

Guardiamo al futuro della Calabria come ad una terra che può essere rilanciata solo da nuove classi dirigenti libere e oneste, non compromesse e capaci di reinvestire le risorse culturali dei giovani proprio in aderenza con la questione morale di berlingueriana memoria e basate su programmi concreti che si rivolgono alla gente comune con parole d’ordine semplici ed immediate, linguaggio tipico di un esempio ancora vivo come Enrico Berlinguer che ha saputo conquistare le masse popolari ed il cui nome oggi, 11 giugno 2021, insieme a quello di Peppe Valarioti indimenticabile martire della ndrangheta ucciso l’11 giungo 1980 in Calabria, commemoriamo con fiducia e speranza per il futuro.

 



PIATTAFORMA BERLINGUER – GENERAZIONE.COM

Posted: 12 Giu 21 By: Category: Comunicato Letto 2335 volte

Redazione

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